Pagina:Prose e poesie (Carrer) III.djvu/257


245

zi che assegnare nessun gastigo al parricidio, lasciarono che si riputasse delitto impossibile ad esser commesso; se non fosse che dopo l’esame di questa tormentosissima inclinazione si giungono a dicifrare gli enigmi di molte per altra parte inintelligibili azioni, e nella grande misura dell’odio onde sono meritamente multati questi infelici, può essere infusa qualche stilla di compassione non affatto irragionevole.

Primieramente siccome veggiamo nel mondo fisico operarsi per forze opposte l’armonia che lo conserva e lo move, così nel morale egli sembra che a certe disposizioni d’animo e d’intelletto di alcuni nomini siano date, quasi campo ove possano svilupparsi, certe altre disposizioni d’animo e d’intelletto d’altri uomini del tutto contrarie alle prime. La sapienza ha per soggetto l’ignoranza, la gagliardia la fiacchezza, e così del resto. E venendo più propriamente al nostro tema, a quegli esseri che nati sono per essere aspreggiatori son dati a soggetto quegli altri che nati sono per essere aspreggiati.

Non crediate che ci sia ragione alcuna in quello che vedete operarsi da Maurizio e da Petronilla, fuor questa che abbiamo accennato. Le altre ragioni non sono che secondarie ed accidentali, la primaria e costante dovete cercarla nell’indole loro sciaguratamente ferina. Ciò posto vi verranno pianissime le spiegazioni di tutte le loro brutali e stranissime odiosità; nelle quali è