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ne alla beneficenza e alla mansuetudine nelle parole e in qualche picciolo fatto, poichè non puoi meglio. E chi non te ne avrà l’obbligazione stessa che al ricco, cui basta una svolta di chiave piuttosto a sinistra che a dritta per far scorrere le monete sulla consunta mendicità, sarà un tristo o un balordo.
È giusto a chi trovasi imprigionato entro angusti confini il desiderare che gli sian allargati a far miglior prova delle proprie virtù; ma c’è anche un proverbio di molto vecchia prudenza che dice: l’acqua che più si comprime più schizzar alta. E potrebbe tradursi, che la stessa angustia delle condizioni è stimolo bene spesso a maggiore dimostrazione della virtù; e coutinuare amplificandola: tal essere buono lavoratore che sarebbe cattivo possidente, e di bravo soldato riuscirne pessimo comandante. Quante risse, quanti soprusi sarebbero risparmiati tra gli uomini, ov’essi si persuadessero che l’occupare il posto assegnato ad un altro, non è presso che mai con vero vantaggio! Chi anelava smanioso al secondo gradino tanto che poggiava i piedi nel primo, porterà con sè la sua smania ad agonizzare pel terzo, quando pure gli avvenga di salire al secondo; e adoprerà mani e piedi ad aggrapparsi sul quarto e sul quinto, e via via con infinito tormento per tutti i gradini della scala, di cui non c’è occhio umano che vegga la sommità, perchè ravvolta dalle te-