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argomenti per accagionare di falsa la mia sentenza dalle imitazioni che fecero gli artisti dei varii casi della vita femminile. Poeti, pittori, e via discorrendo, quando hanno a rappresentare alcuna azione escono presso che sempre dalla periferia degli avvenimenti ordinarii, e in quanto appunto essa azione si allontana dal giornaliero costume si tiene soggetto opportuno intorno a cui adoperarvi gli artificii dell’arte. E però le donne figurate ne’ poemi e ne’ quadri hanno generalmente una maggiore rassomiglianza cogli uomini di quello si vegga nella vita reale. Tuttavia chi sappia con occhio attento ed indagatore porsi ad esaminare per entro quelle imitazioni, può ad ogni ora scoprire notabilissina la differenza che abbiamo avvertita. Le lusinghe della vita, i prestigii dei sensi, e tutto in somma quel vortice di fenomeni per entro il quale, non altrimenti che fosse un magico cerchio, ci è forza di vivere imprigionati, tengono le donne più assai degli uomini avvinte e soggette. Quindi anche in mezzo alle loro lagrime, e perciò appunto sono desse più ingenue, spunta inavvertito il sorriso; e la loro malinconia non è mai tanto cupa, nè tanto mai disperata quanto quella degli uomini.

Da tutto il detto finora se ne può anche conchiudere che quel difetto onde sono per lo più accagionate le mie care concittadine, cioè di una loro particolare tendenza al buon umore ed