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biografia latina stesagli dal Ferrari tra quelle degli illustri del Seminario padovano, e italiana a facc. 35 del vol. II della Biografia degl’Italiani illustri de’ secoli XVIII e XIX, pubblicata dal prof. De Tipaldo.

Tornando al mio proposito, sarà da cercare in ogni tempo la compagnia di chi crede, e da tenersi onorati dall’amicizia di chi saprebbe a tempo non credere. Ma il tuo cuore deve desiderare di battere l’ultima volta sotto la mano di chi possa dirti: fui ingannato, e lo sarò ancora, sempre però non più d’una volta, e di ciò mi reco in superbia. Oh che lieve ingannar chi s’assecura! scriveva il maestro degli affetti gentili, e questo è l’elogio della buona fede. Erit ille notus quem per te cognoveris, si legge fra le ammonizioni del liberto d’Augusto, e qui gli spensierati hanno occasione, volendo, di rientrare in sè stessi.

Credere in somma non è operare sopra pensiero; e per altra parte chi mai non pensa dà grande motivo a presumere che non sappia neppure a suo tempo sentire.


X.

CONCENTRAMENTO E DISPERSIONE.

Passeggiando vicino ad un laghetto mi fu veduto un ragazzo, che, lanciando un sasso nell’ac-