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legati fra loro e col fine stesso, non c’è luogo a divergenze, a titubazioni. Notisi però che questa costanza deve cercarsi nella parte più sustanziale dei sentimenti e delle opere di un individuo, non già in quelli che più non sono che accidenti. La costanza deil’uomo coraggioso non è ostinazione. Molte volte accade anche all’uom coraggioso di ritornare sui proprii passi, e darsi per vinto, ed oh! quanto maggior corag gio si richiede a soggiacere di tal maniera, che a sovrastare per guisa men virtuosa! La temerità all’incontro non ha costanza veruna; ora cammina per la via dritta, ora ne va di traverso, quando colla testa alta per voglia di sembrare eminente, quando carponi, sperando che anche le mani le giovino a giugnere più velocemente alla meta. Non se le parli di ritrattazione! Sregolata in ogni suo pensamento, crede costanza l’insistee nella perpetua mutabilità dell’errore; e mentre non si vergogna di rinnegare e di avvilire la effettiva dignità di tutta la specie, si picca di sostenere, anche col sangue se occorra, la dignità immaginaria dell’individuo.

La vittoria del coraggio è sicura. Siccome l’nomo coraggioso non può essere egoista, nè combattere per le individualità, se non in quanto esse individualità rappresentino l’ordine generale delle idee vere e giuste alle quali si tiene fedele; così, quand’anche soccomba individualmente, trionfa nella generalità de’ principii pei quali s è immo-