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bamento, e come in alcun nostro dolore non fummo lasciati soli; come ogni risposta ebbe un accento diverso proporzionato al fervore e al bisogno della domanda, accento suggerito dalla schietta natura, e cui l’arte più provetta ed instrutta studierebbesi vanamente di ricopiare. Col ripensare di questi benefizii, rinnoveremo all’animo nostro riconoscente molte di quelle gioie che ci furono rapite dal tempo. Potremo accorgerci per propria testimonianza, che il piacere della gratitudine non è punto inferiore a quello che viene dalla beneficenza. Chi ha saputo beneficare a dovere, saprà convenientemente apprezzare le dimostrazioni della nostra gratitudine. Non apparente agli occhi della moltitudine, ma vero e proprio di tutti i cuori gentili, è il legame che annoda benefattori e beneficati: nè forse mai meglio che in questo caso può adoperarsi l’emblema delle cetre, così dette eoliche, fra le quali è tale fraternità e consonanza di temperatura, che ove la prima sia scossa a dar tale o tal altra nota, quella nota medesima si rende senza più dalla seconda, tuttochè distante e non tocca da mano alcuna.

VIII.

CORAGGIO E TEMERITA’.

Coraggio e temerità sono assai di sovente scambiati uno per l’altra dalla comune degli uomini;