Pagina:Prose e poesie (Carrer) III.djvu/143

110

fango del cammino opposto. E s’egli è vero, che a volere far viaggio sicuro bisogni tenere il mezzo della via, poco giova la conoscenza degli estremi ove la successione s’ignori degl’intermedii.


XIII.

PASSIONE SOPRA PASSIONE.

Più che ogni altra volta ch’io venni a colloquio coi miei lettori, ella è questa che io domando ad essi di prendere con discrezione le mie parole. Io arrischio una proposizione che avrà assai dello strano, specialmente nel concetto di quelli che non credonsi punto obbligati ad esaminare con qualche pacatezza e diligenza le cose prima di giudicarne. Liberatevi dalle passioni che vi danno assedio e vogliono prendervi campo adosso, si suole ripetere comunemente; io invece mi farei a gridare: contentatevi di una sola passione, e dacchè non vi basta l’animo a dispogliarvene, fate almeno di tenervi obbligati al dominio di quella sola.

Così è; parmi che una gran parte della umana infelicità sia appunto riposta in ciò, che mentre sembriamo tiranneggiati da tale o tal altra passione, abbiamo martello, oltre a quella, da un’altra, che lavora occultamente sopra il cuor nostro; di maniera che, inteso che si abbia questo secreto travaglio, è facile ripetere col poeta —