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E venendo per ultimo a que’ giudizii che si pronunziano sopra le opere dell’ingegno, di questo ancora piacciavi di sentenziar passo passo, ch’è quanto a dire, piacciavi di camminar passo passo colle vostre censure, come altri camminò passo passo nel proprio lavoro. Se bastasse il dire an ch’io sono pittore, quando anche l’interna voce della coscienza vi parli palesemente, a vedersi spuntare di sotto il pennello le leggiadre fantasie del Correggio! Ma prima che il pensiero sia atto, prima che l’occhio vagheggi sensibilmente ciò che ha fatto palpitare di contentezza l’anima presaga dell’artista, quanta briga di fare e stornare il già fatto, quanto tornare sulle prime orme, quanto ricredersi delle proprie inspirazioni, quanto stimarsi domani Tersite alla codarda ritrosia della mente, quegli cui sembrava oggi stesso di avere nell’anima gli spiriti impetuosi d’Achille! Quante malagevolezze, che la vostra critica ha sorvolate, non furono dall’uomo che da voi facilmente si accusa, non che conosciute, ma con instancabile alacrità tentate e ritentate per ogni verso!

Una parola ancora in generale, tanto rispetto alla morale, quanto rispetto alle arti. Trattandosi del buono e del bello, le differenze che ci hanno fra essi e il brutto o il cattivo sono assai picciole; e chi non va passo passo, ove stima di avere tuttavia il piede fermato sul retto cammino, è affondato coll’orme, che non se ne avvede, nel