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rano quelli che dicono doversi aver riguardo al presente, contentarsi di questo: veggasi se la nuda notizia de’ fatti sia bastante per l’uomo, e se gli siano necessarii i confronti e le conclusioni che se ne traggono.

VI.

FACOLTA INALIENABILI.

Si hanno per proprie quelle cose di cui si può liberamente disporré: ma con più ragione dovrebbero con tal nome chiamarsi quelle che non possano a meno di rimanere proprietà nostra. Dirò proprii di Tizio quella casa, quel campo, quella somma, ch’indi a due giorni possono diventar proprii di Sempronio, nè più nè meno di quello fossero stati di Tizio? Questa proprietà è condizionata come ognun vede; e anziche chiamarsi della persona, dovrebbesi chiamare proprietà legata alle condizioni nelle quali quella data persona si trova.

Chi voglia bene considerare le cose vedrà quelle proprietà essere sovra l’altre preziose, che da noi possedute non possano essere ad altri concesse dal nostro arbitrio. Di qui potrà trarsene argomento a venerare da un lato un grande consiglio di provvidenza, dall’altro a tenere in quella poca stima che merita l’umana potenza quanto alla