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     Carco il reo, su disadatto
     138Carro, al giudice è alfin tratto.

Sobbalzato pel scosceso
     Cammin, prova ognor più intenso
     Il dolor del fianco offeso,
     E ne perde spesso il senso,
     Finché il guardo intorno gira
     144Torvamente, freme e spira.

Quando è più la notte oscura
     Una donna move afflitta
     All’ignota sepoltura,
     Come cagna derelitta,
     E formar non sa lamento...
     150Ma per essa mugge il vento.