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     Ho dell’armi udito il suono,
     Voce a me più ch’altra intesa:
     Donna mia, giunto è l’istante,
     36Or fa d’essermi costante. —

Favellando stava ancora,
     Che il moschetto avea tra mano;
     E s’udì gridar di fuora:
     — Desiderio, opporsi è invano;
     Siam cinquanta, a noi t’arrendi,
     42O di là vivo non scendi. —

La finestra è aperta a un tratto,
     E due morti sono in terra;
     Nuovo scoppio, e un terzo è fatto
     Freddo e inetto ad ogni guerra;
     Dopo il terzo, un quarto, un quinto,
     48Nè si rende Userta vinto.

La consorte orante e mesta
     È compagna al fero gioco,
     E la carica tien presta
     Perchè mai non cessi il foco;
     Tuono e lampo, lampo e tuono
     54Dal balcone alterni sono.

Della grandine infocata
     Al colpir non interrotto
     È la furia rallentata
     Del drappello mal condotto;