Pagina:Prose e poesie (Carrer) II.djvu/84


(82)

DESIDERIO USERTA1.


— O mia donna, un sogno tetro
     Da più notti mi travaglia;
     Parmi sempre aver addietro
     Una truppa che m’assaglia
     Di soldati e di gendarmi
     6Qua mandati a catturarmi. —

  1. Fu desiderio Userta un contrabbandiere che nei monti del Bellunese acquistò celebrità col terrore. Commise parecchi omicidi quasi tutti nell’ubbriachezza, da cui era portato al sangue presso che irresistibilmente: di questi il più compassionevole fu d’un suo amico, che lo avea dileggiato tra il giuoco, appunto mentr’era ubbriaco. Le circostanze della cattura sono storiche, come pure il cercare ch’ei fece a quando a quando ricovero nelle case dei parrochi della montagna: storica è finalmente l’affezione portatagli dalla consorte, che se gli tenne ai fianchi aiutandolo nella disperata difesa della sua casa. — Ciò tutto nei primi anni del corrente secolo.