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LA SORELLA.


Solingo vissi, senza speranze,
     Serti e profumi, conviti e danze
     Di nulla gioia m’erano al core,
     Vinto nel tedio, muto all’amore,
     5Finch’io te vidi, pudica e bella,
     Dolce sorella, dolce sorella!

Quel ch’io provassi, la prima volta
     Che di vederti m’accadde, ascolta.
     Pareami averti scontrato ancora,
     10Ma ignoti il loco m’erano e l’ora.
     E dicea il core non vedi? E quella
     La tua sorella, la tua sorella.

Sorella? Oh nome, quanto sei caro!
     Oggi soltanto dunque t’imparo?
     15Ma non sia ch’altro più il labbro dica,
     Non più d’amante nome o d’amica
     In mia risuoni mesta favella:
     Sempre sorella, sempre sorella.