Pagina:Prose e poesie (Carrer) II.djvu/66


(64)

     D’una chiave che scorra richiede;
     E se nulla trovato gli vien,
     88Più infelice e tradito si tien.

D’un devoto ministro al consiglio
     Pur talvolta sommessa ricorse;
     Le fer velo le lagrime al ciglio,
     Di parlar lungamente ste in forse:
     Quando alfin singhiozzando parlò,
     94Scusò gli altri e sè stessa accusò.

E del pio consiglier la risposta!
     Pazïenza, si fu, pazïenza;
     Dall’altar non tenersi discosta,
     Elemosina, prece, astinenza:
     Qui non ha che cimenti virtù,
     100La ghirlanda apprestata è lassù.

IV.

Stizzita alquanto proruppe un giorno:
     102Che vuol quel Moro che ho sempre intorno?

Forse che starmi così da presso
     104Dal mio signore gli fu commesso?

Vergogna! sempre cacciarmi innante,
     106Pien di sospetto, quel vil sembiante. —

E sì dicendo, la prima volta
     108Del gentil sangue l’impeto ascolta.