Io l’Olimpo un tempo apria
A gran popolo di numi;
35E all’accesa fantasia
Aure, tronchi, sassi, fiumi
Rispondeano un’armonia
Di concorde poesia.
All’amabile follia
40Ribellarono le menti,
Degli Dei la compagnia
Venne a noia de’ viventi,
Ma il mio regno non peria.
Sempre regna Poesia.
45Il pensiero al ciel salia
Fuor del lezzo tenebroso,
E più grave melodia
Si fe udire al cor pensoso
Che da Solima venia,
50Culla a nova poesia.
Il perdon, la cortesia
Stanno invece dell’ingiuria,
Della rozza gagliardia;
Ove già fu circo e curia
55V’è basilica e badia,
E v’alberga Poesia.
Vien d’un albero all’ombria
A colloquio colle fate;