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Ed io straniera, io gelida
     Al mistico richiamo,
     Ardo in profane smanie,
     Miseramente io l’amo,
     10E col fragor dell’organo
     Confondo i miei sospir.

Perchè non t’odo, o tenera
     Voce, quand’è la sera,
     Dalla laguna ascendere
     15Alla magion severa
     Ove solinghi muoiono
     I voti del mio cuor?

Perchè, seguendo il fervido
     Desio che mi consuma,
     20Del circostante pelago
     Fender la molle spuma
     Teco in barchetta celere
     Non mi concede amor?

E tu fra i seggi morbidi,
     25Da lato a chi t’adora,
     Mescer ai vaghi zeffiri
     La voce che innamora,
     E i lidi udir ripetere
     Sommessamente il suon!

30Farmi potessi rondine
     Dell’aure pellegrina,