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URRÀ DE’ COSACCHI.
La picca in resta, cosacco, e sprona;
Il fren sull’erto collo abbandona
Al corridore; ferisci e va.
Urrà! urrà!
5Urrà, cosacco: la picca abbassa,
Al fuggitivo le reni passa,
Pesta il caduto senza pietà.
Urrà! urrà!
E sotto l’unghia del tuo destriero
10L’elmo spezzato del dragon fiero
In suon di squilla rimbomberà
Urrà! urrà!
L’ira nel sangue non venga manco,
Più non rivegga l’Italo e il Franco,
15Per tua man spento, le sue città.
Urrà! urrà!