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Forse sognava i fervidi
Baci e il gioir supremo!...
Ebbra del reo delirio,
Da tergo sì la premo,
200Che capovolta va.

Dall’alto ella precipita,
E nel cader si lascia
Addietro questo candido
Velo che il cor mi fascia,
205Involontario don!

Parve gemendo l’etere
Al repentino pondo
Dividersi. Me misero,
Che udii de’ flutti in fondo
210Della caduta il suon!

Udisti? A che di lagrime
Porgi al tuo re conforto?
Piangi il tuo fato. Un genio
Maligno qui t’ha scorto,
215E troppo ardente fè.

Tremendo, imperscrutabile,
Qual sotterraneo foco,
Ch’ove trabocchi estermina
E fa deserto il loco,
220L’arcano è del tuo re.