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Sdegnâr delle consorti onde il misfatto
Quelle che prime il Brenta
Versa ne’ miei patrii canali, e ratto
84Portâr l’avviso qual chi si lamenta.
Ed io cui giova di gentili affetti
Faville trar feconde
Dal duro sasso degli umani petti.
88Tentai l’arpa, che m’ode e mi risponde.