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IN MORTE

DI FILIPPO ZERLOTTI DA ZEVIO.1

Potesse il canto trïonfar del tetro
     Orror che l’urne serra,
     E la lode, leal dopo il feretro,
     4Approdar a’ magnanimi sotterra!

Che al giovin forte, ai rai tolto del sole
     Ch’altri per esso or gode,
     Bramose volerien le mie parole...
     8Ma egli s’è beato, e ciò non ode!

  1. Due giovani, studenti nell’Università di Padova, recatisi a nuotare nel luglio 1837, stavano pericolando. Passato per caso un altro studente, quantunque i due nuotatori intimi non gli fossero, nè forse conosciuti, e poco abituato egli al nuoto, si gettò nel fiume e diè loro modo a salvarsi: ma perì nel nobile atto. La scolaresca ne accompagnò il cadavere al cimitero; e richiesta la guarnigione di concedere la sua musica pel funerale, non ne volle mercede.