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E tal, se pur maggiore
     Non ha decoro e grazia,
     In onta alle canore
     Lubriche scene, ammirano
     Costei l’adriache genti,
     Mentre d’eletti accenti
     21Diffusa copia vien l’alme a bear.

Ma donde al suo pensiero
     Pronta scoppiò quell’unica
     Immagine del vero,
     Che senza ingrato studio
     Al bello si congiunge,
     E, mentre i cor compunge
     28Insidïosa, all’occhio non appar?

Del portentoso arcano
     Ragion chieggo all’effigie
     Bellissima, di mano
     Pur or del caro artefice
     Splendidamente uscita,
     Ma novi la matita
     35Enimmi a solver offre al dubbio cor.

Ciò che, d’alterne note
     Vestito, agita l’aria,
     E i sensi ne percote,
     Ciò stesso è pur che il rigido
     Marmo parlante rende,
     O in rozza tela accende
     42Quanti il veloce sole apre color.