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Seco, o Giuditta, un giorno
Io le tue soglie entrai,
Ma seco far ritorno
Non m’avverrà più mai.
Oh nostra vita! Oh rapidi
66Istanti del piacer!
E mentre gemo e canto,
E come so t’onoro.
Tu pur l’involi, e intanto
Un fremito canoro
Te desïata annunzia
72All’invido stranier.
(1) Nel 1821 avea rappresentato il personaggio di Arminio.
(2) Vittore Benzone.