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IL SULTANO.
Signor di cento popoli,
Di cento belle sposo,
Tutto che il Tauro germina
E accoglie il Caspio ondoso,
5Tutto è vassallo a te.
Sovra guanciali assirii
La voluttà sospira,
Ferve tra i nappi, e al tremito
Della gioconda lira
10Calano i sogni al re.
Nè sei felice? E indomita
Cura t’incalza e preme
Sui profumati talami,
E del dipinto areme
15Tra gli alabastri e l’ôr?
A che sì spesso intorbidi
La fronte di sospetto,
E sogni fra la porpora
E delle Urì sul petto
20Fantasmi di terror?