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Non amorosa insania
     O disperata voglia
     Solo e pensoso adducemi
     Alla romita soglia;
     Adducemi ineffabile
     18Di piauto voluttà,

Che tra le mense e il giubilo
     De’ clamorosi balli,
     Qual nebbia che in sul vespero
     Dalle acquidose valli
     Lenta si mira sorgere,
     24All’animo mi va:

Tal che all’inane gaudio
     Chiusa la mente assorta,
     Gli affaticati spiriti
     Di meste idee conforta,
     Cerca i recessi ombriferi
     30Ei taciti sentier.

Gente dannata al vivere
     Molle, ozïoso, e lento,
     Ad uman freno indocile,
     E suddita al talento,
     Cui l’abbondanza è tedio,
     36Ed abito il piacer,