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Folli Dei su l’Olimpo sedenti
     Più la terra ricompra non sogna,
     E l’oscena vetusta menzogna
     112Vôta suona, e concetto non ha.

Odio il verso che spunta restio
     Della mente con lungo tormento,
     Odio il verso che finge l’accento
     116D’un affetto che in core non fu.

Odio il verso che imbelle desio
     Delle verdi negate corone
     Colle sparte reliquie compone
     120Di canzoni d’eterna virtù!

Odio il verso che stanca la mente
     Di scïenza con vano apparecchio
     Odio il verso che sazio l’orecchio,
     124Ma digiun l’intelletto lasciò.

Sacra fiamma, verace sorgente
     All’ingegno di vita e d’amore,
     Manifesta tu parli al mio core,
     128Ma narrarti la lingua non può.