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IL VOTO.

Una sola, un’estrema speranza
     Nella vita dogliosa m’avanza,
     3Ch’io sia caro, Neera, al tuo cor.
Ti son caro, Neera, o m’inganno?
     A guidarmi tra il pianto e l’affanno
     6Sei tu meco, o sorriso d’amor?

Sei tu meco? Se a te m’avvicino,
     Se da te mi dilunga il destino,
     9Sempre meco, Neera, sei tu?
Vien da te quel soave conforto,
     Che tra i nembi m’affida d’un porto,
     12Che mi rende l’antica virtù?

Poco bramo: tesori non sogno,
     A difficil poter non agogno,
     15Non invidio lo scettro dei re.
Ma bisogno ho d’un core che m’ami,
     Che fratello, che amico mi chiami,
     18Che s’allegri, che pianga con me.