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LA SIMPATIA.

Quando, cara, m’arridi e mi saluti,
     Tosto un’arcana lira eccheggia in me;
     Fibra in petto non ho che non si muli
     4In una corda per dar suono a te.

Quanti sguardi mi giri, e tante sono
     Le dolci note armonizzate in cor;
     Finchè, fatto di inolti un solo suono,
     8Divien la vita mia musica e amor.

Che sono allor le rime ove il desio
     D’una gloria superba impresso sta?
     Fuggevol aura, inane mormorio
     12Ch’oltre l’orecchio trapassar non sa.

Ma il canto che ti noma, e da te prende
     Vario senso di gioie e di sospir,
     In ogni alma s’interna, e mille accende,
     16Mille contenta incogniti desir.