Pagina:Prose e poesie (Carrer) II.djvu/162


(160)


Ai carmi è ceppo l’arte
     E il perfido costume,
     Onde cantar presume
     44D’amor chi nol provò.

E ciò che dal cor parte
     Non ha dal core ascolto,
     Perchè di frasi avvolto
     48Che l’uso adulterò.

Ma i versi miei son schietti
     Al par de’ fior novelli,
     Se pur non han di quelli
     52L’olezzo e la beltà.

Al par de’ zeffiretti,
     Se pur di lor men grati,
     Volano a te portati
     56Da ingenua libertà.

Accoglili, ben mio,
     Come ad accor se’ avvezza,
     La vespertina orezza
     60E il raggio mattutin.

E il tenero desio
     De’ carmi consigliero
     Ritorna al tuo pensiero
     64Quando ti son vicin.