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È mezza notte; tutto si giace.
     20Dietro le nubi passa la luna;
     Un grido s’ode, splende una face,
     Poi non s’ascolta più voce alcuna;
     La face anch’essa ratto sparì.
                        Antica storia narra così.

25Che fu? S’ignora. Ma tetra sale
     Al conte in viso calma feroce.
     Scese il silenzio sull’ampie sale,
     Nè più d’Agnese l’afflitta voce
     In sul tramonto sonar s’udì.
                         30Antica storia narra così.

Due ignoti vonno parlare al conte;
     Entrano, e l’uscio l’ultimo chiude.
     Escono in breve mutati in fronte,
     Stringon le destre due daghe ignude:
     35Sangue v’è sopra, ch’or ora uscì.
                         Antica storia narra così.

Fin dove scese l’acuta punta?
     Fe tal inchiesta Carlo al germano.
     Nel cor al sozzo ribaldo è giunta,
     40Tanto che scossa n’ebbi la mano.
     Ove la suora, ivi ei perì.
                         Antica storia narra così.

Ed or? De’ sgherri bada al bisbiglio!
     Ma il vicin lago ne sarà scampo;