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XI.
S’io vederla potessi anco una volta
Quell’amorosa pallida sembianza,
Quanta parte d’affanno saria tolta
4Alla dogliosa vita che m’avanza!
Ma perchè a lei non corro? In tutto sciolta
Da’ suoi tiranni or ha secura stanza
Là vive ignota, e forse, oh mia speranza!
8Or di me pensa, e i miei sospiri ascolta.
Me lasso! il troppo amor mi fa codardo;
Nè l’ardita alma mia bastar si crede
11Al fiero scontro di quel primo sguardo.
E se d’un aspro motto ella mi fiede?
Meglio era pur, vile ch’io fuimi e tardo,
14Morto caderle, oggi è quint’anno, al piede.