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VIII.


Ov’è il dolce sorriso, e la giuliva
     Aria del volto, ond’eri tu si bella,
     Quando sotto una vite che fioriva
     4Te vidi in prima allegra verginella?

Or non più l’äer mattutino avviva,
     Armonizzando, tua gentil favella,
     Come quando sonar lunge s’udiva
     8Di lieti canti la romita cella.

Oh söavi memorie! Or ami i foschi
     Viali, e muta siedi all’ombre meste;
     11Muta, e col pianto la tua doglia allievi.

Oh poggi! oh fonti! oh solitarii boschi!
     Dovean le gioie mie fuggir sì preste?
     14Ah che i felici dì sono i più brevi!