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Raccogliendo in pochi volumetti quelle tra le mie prose e poesie ch’ebbero il pubblico più favorevole, o alle quali porto maggiore affezione, con giunta di alcune inedite, e sì le une che le altre nuovamente, per quanto ho saputo, rivedute e corrette; vorrei, come a dire, congedarmi dalla mia gioventù.
Che se più lunga vita mi sarà conceduta, in ragione de’ continuati studii, dell’accresciuta esperienza, e del grazioso accoglimento che ottenessero queste mie giovanili scritture, m’ingegnerò che più importanti per soggetto e più finite di stile abbiano a riuscire le successive.
Quando poi mi fosse ciò contrastato da taluno di que’ varii impedimenti che posso-