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gli effetti cagionati dalla sua imprudenza, ed egli solo ne porta le pene, quando, come dice il poeta,

Fendendo il sonante äere cadea.

Potrei allargare il mio discorso, diffondendomi nelle applicazioni: ma chi non le sa fare da sè? E so di aver consigliato non ha guari, volersi scrivere in guisa che vi abbiano sempre alcune cose sottintese a tenere esercitata la perspicacia dei lettori. Chi non sa a quanti oggetti possa venire appropriata l’allegoria del sole, che dispensa il calore e la luce, e a sè alletta invincibilmente, e di sè fortemente innamora chi lo contempla? E sotto il simbolo dell’ali quante cose non possono rimanere significate? Nulla dico della cera che tiene congiunte le penne, e che si fonde battuta dai raggi del sole. Dirò solamente che mostrerebbe di non aver punto afferrato il senso che io mi sono ingegnato di attribuire a queste due favole, chi si tenesse entro i limiti dell’educazione dei figli. Oh ci hanno Dedali non pochi, i quali a cagionare il precipizio dei loro simili non abbisognano del dritto della paternità!

Fu brutto l’egoismo di Dedalo nel volere ad ogni costo fuggire dalla reggia, dovesse pure costargli quella fuga la vita del proprio figliuolo. E tale si è appunto il turpe sentimento onde sono infiammati moltissimi, i quali pur di giugnere a