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più, e tentando di costa il vicino: vedi se anche la mia interpretazione non faceva al caso! Si guardarono in faccia e conchiusero, che, qualunque fosse stato l’intendimento del pittore, tutti e due i loro commenti erano secondo ragione.


VI. ICARO E FETONTE.

Perchè mettere insieme questi due sciagurati? Ambidue fecero, è vero, quel famosissimo capitombolo che si racconta da tutti i poeti, ma i particolari del fatto quanto sono diversi! Eppure, chi voglia offrire un esempio di storditaggine giovanile, piglia dei due quello che primo gli viene al pensiero. Ambidue, così la discorre il maggior numero delle persone, ambidue tentarono arditissima impresa; guidare il carro del sole, pel quale si vogliono avere l’ingegno e la desterità del Dio dai biondi e non mai tosati capelli; trattare le superne regioni dell’aria con ali non date agli uomini, e proprie degli augelli soltanto. Ma domando per grazia a’ miei lettori, s’è mai posto mente alle circostanze che precedettero il fatto? Vediamo di quanto fra loro differiscano, e che conseguenze se ne possano ricavare a conchiudere, che non debbano essere accomunati nel giudizio dei savii l’inesperto moderatore della biga celeste, e il poco ricordevole figlio dell’industrioso cretese.

A Fetonte un sentimento di pazzo orgoglio fe nascere il desiderio di sottentrare al padre nel