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gli infermo da qualche tempo, e le visite degli sconosciuti dargli piuttosto noia che conforto.
LA TOELETTA PARLANTE.
Ci fu una signora, che, standosi ricanlucciata nel suo palchetto a godervi l’opera nuova, udì certo inquieto mormorio che le vagava intorno della persona: pensava a principio che fosse qualche zanzara, ma la stagione nol comportava; nel vicino palchetto c’erano genti venute dalla campagna alle quali la maraviglia dello spettacolo, e il desiderio di farne ai conterranei la narrazione non lascia agio neppur di fiatare; che dunque? si mise più diligentemente in ascolto, lasciato ogni pensiero de’ cantanti, che pur erano di que’ di cartello e le furono intese di sopra il capo queste parole: Vedi mutato destino! Io traversava liberamente, portato dall’ali, le immense regioni dell’aria, salutava il sole appena comparso sull’orizzonte, della terra toccava quel tanto e non più che mi fosse bastante a innamorarmi più ardentemente del cielo, fattone paragone con essa, e a riprendere il volo. Ed ora ondeggio mollemente a lato di un cappellino, e mi convien secondare le scosse della testa di chi lo porta, Direbbesi che tuttavia conservassi alcun poco del mio mobile istinto al vedermi agitare con sì gran leggerezza; ma non è vero, pur troppo! io mi movo secondo l’altrui volontà, e non mi è conce-