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stampata! Benedetta la carta bianca, ch’è denaro vivo e fumante! E via con questo discorso per quante sono le persone che s’impacciano in simil genere di negoziati.
Se per altro aveste a rivedere indi a poco autore e tipografo, li credereste guariti dopo quella prima esperienza? Conobbero il pregio della carta bianca, ma non per questo cessarono di affaccendarsi a imbrattarla con ogni potere. Eh! dicano pure i giornalisti, io scaricherò loro addosso, nella prefazione che metterò in fronte all’altra opera che sto componendo, tale un rovescio di eloquenza controversistica che ne rimarranno balordi. Oltre che in questo nuovo scritto mi guarderò da quelle mende, che mi furono notate con troppo minuta censura, ed hanno frequenti riscontri anche nei libri di maggior fama. Ma bisogna accordarsi ai tempi e all’umore de’ leggitori. Esce fuori il secondo lavoro, e non ha miglior fortuna del primo; e l’autore rinnova pel terzo quel discorso stesso che fatto avea pel secondo, e così fino all’ultimo de’ suoi giorni e de’ suoi lavori. Il tipografo per altra parte s’immagina aver fatto senno dopo il primo tentativo. D’ora innanzi mai più opere nuove, al più al più una qualche ristampa con correzioni ed aggiunte. E poi più corrente la stampa, e quindi il prezzo più modico, che faccia abilità fino allo scolaretto di venirne all’acquisto. Fuori quest’altra edizione; nuove lagnanze dei librai, e i magazzini ingombri come pri-