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cando, quantunque viaggiatori pedestri, la mancia per la buona e paziente Pierina. Dico paziente, perchè quantunque ignorasse affatto che cosa fosse intagliato o dipinto, e non sapesse per conseguenza rispondere a nessuna delle interrogazioni che le furono fatte, non si stancò di venirne compagna ai due viaggiatori, per avvertirli ove i palchi erano meno sicuri, e il soffitto più prossimo a piovere in capo de’ risguardanti; e quantunque l’amica sua Bernardina a ogni poco le facesse cenni e la chiamasse dai campi.

Vogliamo adesso, disse Cleonimo a Diotimo, come furono sulla strada, vedere quest’altro palazzo? — Oh! e come mai? soggiunse il nipote: ci hanno dentro persone che non conosciamo. Ci contenteremo, riprese, di traguardare per le finestre quel tanto che si può, e fuori per la porta, la quale, essendo aperta, lascia vedere ben oltre nel giardino, e fino a quel tempietto bianco, dove forse prendono il caffè di dopopranzo. Sorrise Cleonimo, e rispose: Nipote mio caro, contentati di dare un’occhiata alla sfuggita e tirare innanzi: altrimenti que’ signori allo scorgerne così intenti a guardarne in casa loro faranno di noi un qualche balordo concetto. — E forse anco che ne concedano di appagare la nostra curiosità. — Nipote mio, ciò non mi darebbe verun piacere (Cleonimo, cosa che i miei lettori non sanno probabilmente, traeva al misantropo).

Rimessi in via, continuava Cleonimo: Alla gui-