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— Il mare è in bonaccia, la luna sorride dall’alto, i freschi venticelli fanno invito a partire. Il profumo delle rose... ci avete voi rose in Francia? E sono esse si fragili, di sì corta vita, come le nostre?

— Ma, che domande son queste? Vi prego...

— Prego io; quando tornerete nella vostra bella contrada, cogliete una rosa e sfogliatela per mio amore. Non altro. Vi darà gusto a vedere quelle foglioline aggirarsi lentamente d’intorno a voi, e poi cadere. Pestatele tutte, una per una... e per mio amore, sapete.

— Oh Dio! che cosa è questo mai?

— Vi piace la musica? Volete che vi canti la buona ventura?

Sparito è il verno, tornano i fior;
A che non vieni mio, dolce amor?
Per farmi inganno nell’aspettar
Vorrei cantar...

La misura è sbagliata, non è vero? Non ho chi mi batta la solfa. Ditelo a Leonardo, al vostro battelliero. Udite se vada meglio quest’altra.

La giovinezza da me fuggì,
Non trovo il canto de’ primi di!
De’ primi dì!...
Oh Francia bella! popolo altier...
Ma in Spagna s’ama... ma in Spagna s’ama...
Se fosse ver!...

Credete ch’io voglia star qui a cantar tutta notte? Addio, addio.