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UNA PROFESSIONE NEL CONVENTO DI ***

Dacchè mi fu raccontata la storia che intendo narrarvi, non potei a meno di portarmi a visitare la chiesa e il convento di ***. Non è certamente chi ignori come i fatti che sonosi uditi raccontare, o che abbiansi letti, ci affezionino ai luoghi nei quali è probabile che siano que’ fatti accaduti. La fantasia circonda di luce ed allarga ogni stanza più cupa ed angusta; acquistano importanza, e per poco non dico favella, i ruderi più meschini, un mucchio di sassi, il tronco d’un albero, l’alveo d’un torrentello. Quanto le tradizioni sono più vaghe, tanto più cresce il nostro interessamento; l’oscurità ingigantisce gli oggetti; e quanto è minore la precisione onde sono tirate le linee, tanto è maggiore la libertà conceduta alla nostra immaginazione quando voglia far compiuto il disegno. Pensate adunque se io poteva far a meno di visitare la chiesa e il convento di *** dopo quello che mi fu raccontato essere ivi accaduto da forse ottanta anni! Non mi sono però contentato di tanto. Dopo aver esaminato con at-