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lettamenti efficaci a sedurre un animo propenso agli studii. E dal Pezzoli stesso, e da altri coi quali mi accadde ricordare la storia de’ suoi primi anni, ho udito riferirsi a quel poco piacevole incarico il progredire che fece nella dottrina, e la conoscenza in cui venne di quella parte di società dal conversare colla quale siamo soliti di presumere che ricevano i teneri ingegni l’ultima pulitura. Checchè possa avervi, o parere, di vero in questa opinione, egli è qui luogo a notare che studii e che società fossero in Venezia a quel tempo. E degli studii primieramente.

III. CONDIZIONE LETTERARIA DI VENEZIA SUL FINE DEL SECOLO XVIII.


Molto giova il conoscere quali fossero le condizioni letterarie della contrada nel tempo in cui un qualche scrittore si rese meritevole di memoria. Non è da credere, come alcuni, forse troppo avventatamente, quando pure non ci avesse parte la malignità, ebbero a narrare, che Venezia fosse rispetto alla restante Italia ciò che la Beozia rispetto alla Grecia. A tacere di quanto le storie ci contano di tempi più lontani, quando nella seconda metà del secolo preceduto le lettere italiane erano miseramente ammorbate dalla imitazione straniera, e quando


L’idioma gentil, sonante e puro


corrompevasi per la mistura delle frasi e de’ vo-