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ti dirò che, oltre al quale ed al quanto della bestialità, notabile è il come e il dove: altri ti si mostrano di fronte con quel brutto indizio nella faccia o nel petto, altri sel recano dopo la schiena e sotto le reni. Chi lo nasconde a tutto potere, e chi ne fa pompa. Quest’ultima è in vero bestialità segnalata! Taluno, s’ei tace, non ne dà sentore, a tal altro può bastare che non si muova. Oh il gran vantaggio che si ha dal conoscere sè medesimo! Se hai le mani uncinate perchè far carezze? Contentati delle officiose parole. E tu, che aprendo la bocca sai di non poter altro fuorchè ululare, giovati delle morbide dita che possiedi, e palpa con quelle chi deve fare la tua fortuna.

Sono al fine della mia chiacchiera; ti prego di udire ancora poche parole. Sovrano diletto è quando due senz’avvedersene fanno prova fra loro della scambievole bestialità, dato che sia di natura diversa. Ha un bel graffiare Gilberto: se ne ride Seleuco ch’è tutto scaglie. Seleuco allo incontro ha un bel voler provarsi con Livio: le scaglie, che gli sono difesa dalle unghie, non possono farlo arrivare chi vola. In questi casi tu ascolti un reciproco maledire alla bestialità del compagno, senz’accorgersi della propria. Canchero agli avoltoi, dicon le volpi; gran cattiva compagnia i lupi, vanno ripetendo i conigli. Incontra talvolta che le due bestialità abbiano alcun che di omogeneo, o consentaneo anche affatto nella natura; vedi allora un fiutarsi scambievole