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CAPO XIV.
[Molti essere i vantaggi che ridondano da una strada di ferro, come fu accennato, ma doversi, nel caso attuale, por a calcolo quello solo che deriva dal pedaggio.
Paragrafi 5, 6, 7, 10, 12, 15]
195. Vedemmo le utilità procurate da una strada di ferro ad uno Stato, ad un Regno esser molte, essere morali e materiali; quelle non potersi ridurre a formule, a numeri, ma non per questo esser meno numerose, meno grandi, meno evidenti, queste, le materiali, potersi ridurre a numeri, e potersi anche distinguere sotto sei titoli, dei quali i cinque primi, i più importanti, derivare dall’opera, dai capitali impiegati in essa, ma esser diverse da quella utilità, che si rappresenta col ricavato del pedaggio. La strada di ferro da Milano a Venezia dover essere eseguita a spese di una compagnia di azionisti, e pagata dal solo ricavato del pedaggio; dover quindi il pedaggio solo supplire alle spese di costruzione, di manutenzione, di amministrazione, di trasporto, e rifondere anche il capitale intiero in un tempo dato.
Qui dunque non potersi, nel calcolo della misura del vantaggio, porre la somma di tutte le spese a petto alla somma di tutte le utilità, ma doversi porre la somma di tutte le spese a petto di una utilità sola, ad una di quelle materiali, alla più piccola, alla tassa di transito, perchè fuori del transito, tutto il resto dev’essere a bene dello Stato e del pubblico, ma gratis.
Bisogna dunque dimostrare che, malgrado una condizione tanto svantag-