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CAPO XII.




Profondità e base delle fondamenta. — Pratiche di costruzione.


[Profondità e base delle fondamenta.]

177. Vedemmo che studiando le profondità a cui si mantengono naturalmente i canali ordinarj della laguna,

quella sino a cui si possono spignere gli escavi colle macchine nei canali maggiori,

le costruzioni già fatte, e quelle che si stanno facendo in Venezia,

i risultati di alcuni scandagli praticati appositamente nei canali e nelle paludi,

si può inferire, che uno strato carantoso si stende sotto tutta la laguna a tale profondità, e così, inclinato dal continente al mare, che lo incontra presso il lembo a ponente dell’Estuario a due metri sotto la comune ed a sei metri verso i lidi. Sopra questo esservi un terreno, argilloso, misto anche a sabbia, convenientemente compatto, il quale s’incontra, al più, alla profondità di tre metri sotto la comune, e su questo, nelle paludi e nei canali, un suolo lutoso.

178. La profondità ordinaria dei canali in Venezia e nella laguna é di circa due metri e cinquanta centimetri sotto la comune, ed a questa profondità appunto si sogliono incominciare le fondamenta di muro in città ed in laguna.

179. Il caranto è base solida a qualunque genere di fabbrica. Anche l’argilla mista a sabbia offre un appoggio; sufficiente purchè si consolidi con palafitte: ed il terreno lutoso conviene sgombrarlo.

[Tavola III, fig. III, IV]

180. I muri del Tunnel incominciano ad otto metri e settanta centimetri sotto la comune; quelli delle due testate, attigue al ponte girevole, e delle rive d’approdo a metri 3,50; alla profondità appunto a cui sarà ridotto il canal Colombola, perché possano pescar in esse anche i bastimenti mercantili. Tutti gli altri muri incominciano alla profondità di metri 2,50.

181. Il ponte va da est ad ovest: il caranto inclina da ovest ad est. Si potrebbe quindi sperare di poter erigere direttamente sul caranto:

i muri del Tunnel,

quelli del ponte girevole, e delle rive d’approdo, e buon numero delle pile;