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vite, ed uniti tra le freccie verticali. Sopra gli arconi vi sono doppj correnti orizzontali ad ogni freccia, e croci di s. Andrea in ogni spazio tra gli areoni ed i correnti. La corda di ogni arcone è di 26 metri, ma le luci del ponte di soli metri 22,80, perchè gli altri tre metri e venti centimetri stanno tra le cavallette di sostegno, o tra le spalle. Presso agli estremi di ciascuna luce, tra gli archi ed il palco vi sono delle croci di s. Andrea inclinate. Gli arconi passano tra le travi verticali dei due ordini esterni delle cavallette, e affrontano in quelle dell’ordine di mezzo. Nei luoghi ove gli arconi s’affrontano vi è una cappa di ferro affinchè nelle pressioni opposte le fibre del legname non si compenetrino.
95. Il palco ha prima un doppio ordito di travi longitudinali e traversali, poi dei travi minori nel senso della lunghezza; su questi dei tavoloni, e sopra i tavoloni una cappa di mastice.
96. Le freccie verticali degli arconi estremi si prolungano fino alla sommità dei parapetti. Fra questi prolungamenti è tessuto il parapetto per modo, che fa anch’esso parte della resistenza contro le vibrazioni verticali dell’intiero sistema.
97. Ma eccoci al ponte di Venezia, al manufatto più importante dell’opera. E d’uopo che la bontà e la tolleranza di chi legge si rinfranchi.