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Cà-ferri, che sono alla destra del fiume, ed in riva all’acqua: lo varca con un rettilineo, che incominciando un poco a nort della casa Belvedere, termina a sinistra del Mincio nel crocicchio chiamato le sei vie. Ivi mira a Verona, e vi corre vicina, per quanto può, passando il fiume Tione dove rade l’angolo sud-est del fabbricato di Villafranca. Questo rettilineo delle sei vie ha termine proprio alla Roveggia. Là ne muove un altro, che tocca Tombetta, passa l’Adige presso il fabbricato Buri, detto Cà-di-Mazzè, e continua sino a Villanova. Il passo d’Adige, a Cà-di-Mazzè, è il più vicino possibile alla città di Verona, ove non si voglia incautamente o passar il fiume tre volte, o gettarsi tra le angustie di S. Michele ed i bassi fondi di S. Pancrazio. Da Villanova va a Locara, e da Locara ai Crestani presso Altavilla, cambiando una sola volta di direzione; avvicinandosi sopra Montebello al gomito della strada postale, trinciando il Guà, ed evitando il Chiampo. Segue poscia alla destra della postale, e guarda in cammino Vicenza dal Campo-Marzio, indi la passa a sud sotto l’ultimo mammellone dei Berici. Vinto il Bacchiglione a non grande distanza dalla porta di Monte continua sino a Camisano, da dove volge per Padova mettendo capo alla porta di Coda-lunga. Di là a Mestre passando il Brenta, un poco a nort del villaggio detto Ponte di Brenta, poi a Marghera. A Marghera si accosta al forte, e postasi sotto la protezione di esso, e delle batterie di S. Giuliano e di S. Secondo va dritta, pel cammino più breve, alla regina dell’Adriatico, all’antica e veneranda Venezia, ponendo l’ultimo passo sulle rive incantevoli del Canal-Grande, in faccia alla chiesa di S. Simeone piccolo.
45. Muove quindi dalle due, e giugne alle due capitali del Regno, va da un emporio ad un porto; tocca in cammino sei città popolose e molti ricchi villaggi; si offre comoda a due milioni e mezzo di uomini, a molte industrie, a molti commerci; si annoda alla navigazione di sette fiumi attraversandoli, a quella dell’Adda, dell’Oglio, del Chiese, del Mincio, dell’Adige, del Bacchiglione, del Brenta, ed a non pochi canali manufatti; e se alla distanza di sole tre miglia italiane da questa linea si tracciano in ambo i lati due confini, la zona chiusa tra loro strigne una popolazione di 814000 abitanti sopra la sola superficie di 864 miglia quadrate, cioè una popolazione di 942 abitanti per ogni miglio quadrato; tripla della popolazione media del Regno, e più che doppia della popolazione media della pianura alta.
[Della diramazione verso Bergamo]
44. La diramazione verso Bergamo svia dalla strada principale a Guzzasete, poco dopo Triviglio, ed in faccia a Caravaggio. Si dirige dritta a Bergamo, ai borghi, alla porta di S. Bernardino, toccando i grossi paesi di Brignano, Lurano, Stezzano, Colognola, e passando vicina agli altri di Castel-Rozzone, Pognano,