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architetto ed agronomo 39

verso il Borgo della Stella, da dove entrerebbero i Vaggoni di merci della Strada Ferrata nel gran piazzale interno di carico e scarico collocato da quella parte. Nei fianchi sarebbero le grandi quattro sale daziarie coperte a vetri, cogli uffici dei quattro Controllori distinti per le merci di transito, di circolazione, d’entrata e d’uscita.

La Dogana poi, mediante la Strada Ferrata nella Stazione attigua, sarebbe anche in diretta comunicazione colla nuova darsena da aprirsi, come sopra, lateralmente alla Stazione stessa.

La spesa di questa Dogana dovrebbe sostenersi dal R. Erario come oggetto di Finanza.

Tav. III, fig. 2.a - Profilo di livellazione - Questo si estende dalla Piazza anteriore al Duomo fino al Ponte di Porta Tosa passando per la Piazza Fontana, e dal detto Ponte fino alla Stazione attuale esterna attraversando il Bastione, dove trovasi la prima piazzetta del medesimo a nord di Porta Tosa, dirimpetto al Borgo della Stella.

Nel secondo tratto di tale profilo, che comprende la stazione, non s’intersecano che due sole acque fuori della città, cioè il Re de’ Fossi e la Roggia Geranzana.

Per sottopassare coi treni al bastione occorre un piccolo alzamento del medesimo per metri 1,32; e si sarebbe ideato un cavalcavia a tre archi della luce ciascuno di metri 4,50 di larghezza, il quale si estende a tutta l’ampiezza del superiore stradone, esclusa la adjacente piazzetta, che verrebbe accorciata per far libero lo spazio ai tre binarj di giunzione della parte interna della stazione coll’esterna. Pel Re de’ Fossi si dispose il progetto di un ponte in pietra in un solo arco della corda di metri 9. Nulla occorre per la Roggia Geranzana, essendo già tombinata per un tratto sufficiente.

La sola strada che si attraverserebbe in piano comune colle ruotaje non sarebbe che quella di circonvallazione tra Porta Tosa e Porta Orientale, non molto frequentata, e quindi facile a difendersi con opportune sbarre o cancelli al momento del passaggio delle locomotive.

Le livellette della strada lungo lasta-
zione dal fabbricato Passaggeri fino alla spianata fuori della città non sono che due, ed assecondano assai d’appresso il suolo naturale, con qualche elevazione soltanto presso il ponte del Naviglio, onde rendere piana la piazza d’accesso senza alterare l’altezza del ponte stesso. La prima di esse che arriva al bastione, ha la pendenza in discesa del 2 per mille e per una estesa di metri 504; la seconda è orizzontale. La suindicata discesa favorisce nella partenza del convoglio il passaggio dall’inerzia al moto, e ne rallenta la corsa nel l’arrivo.

Tav. IV. Pianta del fabbricato Passeggieri - ossia:

a) Piano terreno con parte delle tettoje.

b) Primo piano superiore.

c) Ultimo piano superiore pel corpo di mezzo.

d) Tetto del medesimo.

Ad a) - Piano terreno. - E assai opportuno pei passeggeri in una stazione di strade ferrate il comodo di smontare al coperto in un atrio grandioso, nel quale mettano capo tutte le altre parti della stazione, cioè gli ufficj de’ biglietti e de’ bagagli, le sale d’aspetto delle tre diverse classi, le ritirate, le scale e le corritoje agli altri ufficj, al ristoratore, ed agli alloggi degli impiegati; come riesce utile che le sale d’aspetto siano ventilate e godano della vista di tutta la stazione, e che tutte e tre comunichino sempre al coperto colle tettoje. È poi necessario per una stazione centrale, dove si stipano contemporaneamente persone che partono ed altre che arrivano da diverse linee, il far si che le porte d’uscita siano affatto remote da quelle di entrata; che si possa anzi escire direttamente dalle tettoie sotto la sorveglianza, ed anche la visita se occorre, da parte della Polizia e della Finanza.

Questi principi e quello di dare al fabbricato forme che lo caratterizzino, furono guida nella compilazione di questo progetto.

La pianta al piano terreno, in relazione alle premesse, si compone dei seguenti locali:

1. Vestibolo carrozzabile.

2. Atrio con lucernario nel superiore cortiletto a terrazza.