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36 giornale dell'ingegnere

Progetto di una Stazione Centrale in Milano per le I. e R ferrovie d’Italia.

(Vedi la tav. 3.a alla 6.a)

Stimatiss. Sig. Redattore

Mi pregio soddisfare al desiderio, ch’Ella mi espresse, d’inserire nell’applaudito di Lei Giornale dell’Ingegnere-Architetto il Progetto di una Stazione Centrale protratta nell’interno della città di Milano fino al ponte di Porta Tosa, da me ideato come punto di partenza da questa Città di tutte le Ferrovie Lombardo-Venete, e specialmente della. I. R. Strada ferrata da Milano a Venezia, di cui, oltre diverse operazioni nel Veneto, furono a me affidati i Progetti esecutivi, e la direzione principale delle opere finora eseguite da Milano a Verona per Treviglio.

Questo mio pensiero della Stazione Centrale a Porta Tosa è anteriore alla evasione dell’incarico Superiore, successivamente addossatomi, del duplice Progetto di dettaglio della ferrovia da Monza a Bergamo per Trezzo e per Paderno, della Strada di circonvallazione per l’unione delle linee dirette a Milano, non che della stazione nell’interno di questa stessa città presso la Piazza di S. Marco in direzione della strada per Monza. È quindi anteriore ad ogni dubbio di esecuzione del Tronco da Treviglio a Coccaglio, che dovrebbe compiere la maggiore e più diretta arteria delle Strade ferrate del Regno Lombardo-Veneto.

E mi sento tanto più animato a tale annuenza dalle espressioni di lode, di cui il mio piano, sebbene non sia finora che un semplice concetto da dettagliarsi, fu onorato da parte di alcuni distinti Personaggi che me ne chiesero la ispezione, fra i quali il Chiariss. Tenente-Maresciallo Barone Camillo Vacani, già Direttore di strade ferrate in Vienna, ed ora qui in patria saggio ed indefesso Promotore d’ogni sana instituzione che apporti utile e decoro al paese. Egli anzi rese pubblici i di lui sentimenti anche in merito di questa stazione centrale nella dotta Memoria da lui stesso letta nella seduta 29 Maggio pross. pass.