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digitale purpurea | 75 |
Piangono, un poco, nel tramonto d’oro,
senza perchè. Quante fanciulle sono
43nell’orto, bianco qua e là di loro!
Bianco e ciarliero. Ad or ad or, col suono
di vele al vento, vengono. Rimane
46qualcuna, e legge in un suo libro buono.
In disparte da loro agili e sane,
una spiga di fiori, anzi di dita
49spruzzolate di sangue, dita umane,
l’alito ignoto spande di sua vita.
“Maria!„ “Rachele!„ Un poco più le mani
si premono. In quell’ora hanno veduto
53la fanciullezza, i cari anni lontani.
Memorie (l’una sa dell’altra al muto
premere) dolci, come è tristo e pio
56il lontanar d’un ultimo saluto!
“Maria!„ “Rachele!„ Questa piange, “Addio!„
dice tra sè, poi volta la parola
59grave a Maria, ma i neri occhi no: “Io,„
mormora, “sì: sentii quel fiore. Sola
ero con le cetonie verdi. Il vento
62portava odor di rose e di viole a