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70 | conte ugolino |
come una nube, e lineavo i lidi
della Maremma, e imaginai sonante
21un castello di soli aerei stridi,
in un deserto; e poi te vidi, o Dante.
Sedeva sopra un masso di granito
ciclopico. Pensava. Il suo pensiero
25come il mare infinito era infinito.
Lontani, i falchi sopra il capo austero
roteavano. Stava la Gorgona,
28come nave che aspetti il suo nocchiero.
E la Capraia uscìa d’una corona
di nebbia, appena. Or Egli dritto stante,
31imperïale sopra la persona,
tese le mani al pelago sonante,
sì che un’ondata che suggea le rosse
34pomici, all’ombra dileguò di Dante.
Ed ecco, dove il cenno suo percosse,
la Gorgona crollò, vacillò; poi
37salpava l’eternale àncora, e mosse.
E la Capraia scricchiolò da’ suoi
scogli divelta, e tra un sottil vapore
40veniva. O due rupestri isole, voi