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68 | la calandra |
passero azzurro! O donde mai, vicina
cincia, m’inviti in vano a te? Da un orto
65rosso, cui cinge il bosso e l’albaspina.
Pendono rosse tra il fogliame smorto
le dolci mele, e ingiallano le pere.
68Nel mezzo un fico, nudo già, contorto.
E vi cantano cincie e capinere...
Ma no, sei tu che, immobile nel sole,
71canti, o calandra, sopra le brughiere.
E le tue voci pullulano sole
dal cielo azzurro, con virtù segreta,
74come veggenti limpide parole,
o grande su le brevi ali poeta!